Mi impressiona.
Dal nudo mi scuso del tornare allo spogliato
ho bisogno di tempo per rincorrere il contorno.
Lontana dalla naturalezza della nostra duale struttura
invasa da sensi di colpa assolutamente non cristici.
Vecchie rovine che ancora affascinano nostalgici fragili culi.
La croce non conosce scuse fluisce lentissima ma certa
da orizzonte ad orizzonte.
Non chiedere scusa di come sei fatta
per quanto sei distante da quel punto
godi infinitamente di quel mosso tempo
abitalo sempre più spontaneamente
isolerai sempre meno
la pratica dalla vita
la notte dal giorno
l’amare dall’etere amato.
Impressionami.